Al solo pronunciare quei nomi, «Germania» e «Polonia», si è attraversati da un sussulto. Parafrasando Woody Allen, si può chiamarlo «effetto Wagner», quello che fa venire al mite cineasta newyorkese l’impulso irreprimibile a lanciare la Wehrmacht in un’invasione di mare e di terra. Le tragiche vicende del secolo breve hanno influenzato anche la minuscola storia dello sport, tanto che la vicenda di tal Ernst Willimowski può ben essere assunta a simbolo delle travagliate aree poste al confine fra i due più popolosi paesi dell’Europa centrale. Nato come Ernst Prandella nell’allora tedesca Katowice, divenne cittadino polacco all’età di sei anni, nel...