Randagio rispetto al mainstream del materialismo storico, Ernst Bloch riabilita il futuro, liberandone il potenziale sovversivo impigliato nella meccanica dei rapporti di potere. Nel suo pensiero rimane poco dell’incedere, predeterminato e scandito, della legge economica, nulla del materialismo dialettico ufficiale, della sua bronzea necessità e del suo accumulo dottrinale; nello spazio lasciato libero da pretese dogmatiche e pedisseque rimasticature di nozioni da sussidiario, entra di gran carriera l’elemento trasformativo, prometeico, persino faustiano, il pathos insieme biblico ed espressionista, la solarità del sogno a occhi aperti, la geografia remota, e tuttavia possibile e concretissima, della terra incognita, che sia Eden, Eldorado,...