Ritrovo di famiglia ieri al Tempio di Adriano di Roma. Il belmondo di sinistra si accalca, come non accadeva da tempo, alla presentazione del libro «La difficile stagione della sinistra. Impraticabilità di campo» (Ponte Sisto) in cui Goffredo Bettini viene intervistato dal giornalista Carmine Fotia. Ne discutono l’ex sindaco Rutelli, il presidente Pd Orfini, l’ex ministro Bray, la direttrice dell’Huffington Post Lucia Annunziata. Porta un saluto anche il candidato della casa Roberto Giachetti. Platea strapiena: il sottosegretario Gozi, Barbara Palombelli, l’ex assessore Maurizio Pucci, Roberto Morassut, Claudio Di Berardino della Cgil.

Discussione serrata: Bray e Annunziata ’contestano’ a Bettini di avere scritto un libro per schierarsi con Renzi, Orfini spiega che va bene così perché «è più di sinistra il Pd di Renzi che arriva primo fra i giovani ed i disoccupati anzicghé quello di Bersani che prende il 25 fra i più tutelati?». Bettini replica: «Io renziano? Sono coerente con me stesso e con il primo Pd di Veltroni. Non me ne viene alcun vantaggio», «in me è scattato qualcosa che mi ha spinto verso Renzi quando ho capito che la rottamazione rispondeva a un’esigenza del paese», ma «ora la mia preoccupazione è che senza una sinistra Renzi diventa un’altra cosa».