È un caso destinato in un modo o nell’altro a sondare i limiti dell’industria tecnologica in più rapida espansione della Silicon Valley: l’intelligenza artificiale generativa. Il 27 dicembre il New York Times ha depositato una causa contro Open AI (la casa madre di ChatGpt) e Microsoft (il cui motore di ricerca è alimentato proprio da questo chatbot) per violazione del copyright. Il loro «uso illegale del lavoro del Times – si legge nella causa – per creare prodotti di intelligenza artificiale in competizione con esso minaccia la possibilità del Times di fornire questo servizio». Gli articoli della testata statunitense vengono...
Errata Corrige

L’8 gennaio 2024 OpenAi ha risposto con un comunicato alle contestazioni del New York Times