«Ieri sera mi è arrivata la mail di sospensione dal Movimento». Lo ha riferito ieri mattina Marika Cassimatis, vincitrice delle comunarie online per la candidatura a sindaco di Genova ma poi esclusa dalla corsa con un diktat di Beppe Grillo. Al suo posto è stato scelto Luca Pirondini, vincitore del secondo giro di votazioni online e gradito al vertice pentastellato. Insieme alla candidata silurata sono stati sospesi anche due candidati della sua lista.

Proprio ieri si è tenuta l’udienza sul ricorso d’urgenza presentato da Cassimatis contro la sua esclusione. Lunedì dovrebbe arrivare la decisione del tribunale. «Il ricorso che abbiamo presentato – spiega l’avvocato Lorenzo Borré – riguarda la carenza di poteri in capo a Grillo perché lo statuto prevede espressamente che le comunarie siano vincolanti nei confronti del capo politico del movimento; l’infondatezza delle accuse mosse alla professoressa Cassimatis e l’inesistenza della figura del garante del movimento, non prevista dallo statuto».

Con la sospensione M5S punta a vanificare il ricorso per la riammissione e la eventuale ripetizione del voto. Ma la professoressa dice: «Sono ancora iscritta alla piattaforma Rousseau, ancora ieri ho votato, dunque sono dentro». In ogni caso il giudice potrebbe anche decidere per un accoglimento parziale del ricorso: Cassimatis potrebbe essere ritenuta non più candidabile ma potrebbero essere giudicata non valida la votazione su Pirondini. Le comunarie sarebbero così da rifare.