I paesi del G7 prendono per buono l’«avvelenamento accertato» dalle autorità tedesche di Alexey Navalny (foto) e in una comunicazione congiunta esortano la Russia a «chiarire con urgenza e in modo completo», anche ai sensi della Convenzione sulle armi chimiche, assicurando alla giustizia i responsabili di quanto viene definito «un grave colpo alla democrazia e alla diversità politica in Russia».

In risposta il governo russo lamenta la scarsa volontà di Berlino di condividere informazioni ai fini di «un’indagine obiettiva». All’ambasciatore tedesco convocato al ministero degli Esteri di Mosca è stato comunicato che stando così le cose, la vicenda viene considerata «una grossolana provocazione di ostilità» e sarà «gravida di conseguenze per le relazioni russo-tedesche».