Si deciderà a Roma il 16 novembre il futuro del centro commerciale «Deltaplano», 11.000 metri quadrati sulla piana di Castelluccio. Per quella data, infatti, il Commissario agli usi civici ha convocato la Regione Umbria, il Comune di Norcia e la comunanza agraria per ottenere spiegazioni sulle questioni sollevate dall’esposto presentato dal Wwf qualche mese fa: dalla costruzione in mezzo al parco nazionale alla (presunta) provvisorietà dell’opera. Gli stessi motivi che hanno portato la procura di Spoleto a indagare sui centri polivalenti di Norcia e di Ancarano (quest’ultimo ancora sotto sequestro giudiziario).

La notizia della convocazione romana non è stata presa molto bene dalla presidente Catiuscia Marini, che si è detta pronta a «trasferirsi a Castelluccio con una brandina per difendere l’operato delle amministrazioni locali». Questo nel caso in cui qualcuno dovesse «mettersi di traverso e ostacolare la rinascita del borgo e il lavoro dei castellucciani». Tra gli altri problemi, nel borgo di pietra che domina la piana a ovest del monte Vettore, c’è il fatto che sono state consegnate soltanto otto casette provvisorie, mentre ne mancano almeno altre venti.