Due mesi sono davvero pochi per riscrivere il primo decreto attuativo della riforma dell’ordinamento penitenziario sulla base della delega emessa dal Parlamento il 23 giugno 2017. Ma il governo giallo-verde sembra orientato ad evitare di far decadere del tutto il frutto di un lavoro durato anni, attendendo semplicemente la scadenza del decreto legislativo prevista per il 3 agosto prossimo (a meno che non intervenga una proroga dei termini, con un voto parlamentare), e starebbe esaminando la possibilità di rimaneggiare – in senso restrittivo, naturalmente – il testo che il governo Gentiloni non ha avuto il coraggio di approvare quando ormai...