Che sia per negarne la possibilità o per evidenziarne il pericolo, in Brasile non si fa che parlare di golpe. E c’è pure chi lo annuncia, indicando persino la data: il 7 settembre, festa dell’indipendenza. È stato lo stesso Bolsonaro, il 14 agosto, a inviare su Whatsapp, a una lista di ministri, simpatizzanti e amici, un messaggio, di cui non si conosce l’autore, in cui si invitano i sostenitori del presidente ad appoggiare l’esecuzione di un «assai probabile e necessario contro-golpe da realizzare in breve», essendo il vero golpe quello perpetrato già da tempo, ma oggi «in maniera molto più...