Il primo comizio elettorale di Trump dell’era coronavirus è andato diversamente da come si aspettava. Ad accorrere a Tulsa sono state circa 6.500 persone, un numero ben diverso dal milione di sostenitori annunciati dal comitato elettorale del presidente che non ha preso bene questa umiliazione trasmessa in diretta tv.

Il comitato del tycoon ha provato a imputare la ragione del fallimento alla presenza di belligeranti oppositori del presidente che avrebbero impedito l’ingresso al comizio alle persone accorse in Oklahoma, versione, però, che non ha convinto nemmeno i media più di destra.

La brutta notizia per Trump è che la sua base non si è presentata in massa al comizio perché più preoccupata della pandemia di quanto lui vorrebbe. E questa è una notizia pessima: vuol dire che è sulla base del decorso della pandemia che verrà giudicato a novembre, decorso che negli Stati uniti sta andando malissimo.

Durante il comizio Trump ha provato a sminuire l’emergenza, come ha ripreso a fare da settimane, e ha compiuto un passo falso epocale, affermando di aver esplicitamente chiesto di diminuire il numero di test in modo da abbassare le statistiche dei contagiati.

Il suo staff si è subito precipitato a dichiarare che il presidente stava scherzando, ma a molti non è sembrato uno scherzo ben riuscito. Il giorno seguente, interrogato direttamente in proposito da Joe St George, giornalista di Channel2 News, Trump ha divagato ripetendo che gli Usa conducono un programma di test capillare come nessun altro.

Nei 100 minuti di comizio The Donald non ha mai citato né la morte di George Floyd né le proteste che continuano a svolgersi in tutto il Paese, ma ha passato la maggior parte del tempo a complimentarsi con se stesso e a elogiare il suo operato.

Per attaccare Biden è dovuto ricorrere a due sostenitrici di Sanders, Ilhan Omar e Alexandria Ocasio-Cortez, affermando più volte che saranno loro a manipolare il vecchio vicepresidente.

Su Twitter Ocasio-Cortez ha risposto congratulandosi con i fan della musica KPop che, usando la piattaforma social TikTok, si sono aggiunti alla lotta per la giustizia sociale. La deputata socialista si riferisce alla mobilitazione dei giovani utenti che ha portato alla pessima figura di Trump: gli utenti di TikTok e i fan dei gruppi di KPop hanno detto di aver registrato centinaia di migliaia di richieste di partecipazione al comizio proprio per far credere agli organizzatori che la partecipazione sarebbe stata massiccia.

Non solo: recentemente il principale gruppo KPop, i BTS, ha donato un milione di dollari a diverse organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti degli afroamericani e la stessa cifra è stata raccolta in breve tempo, sempre su TikTok, dai fan della band.

Questa pioggia di notizie ha di fatto coperto una crisi che si è svolta contemporaneamente al comizio. Il procuratore di Manhattan, Geoffrey Berman, dopo essersi rifiutato di presentare le dimissioni come chiesto dal segretario alla Giustizia William Barr, è stato licenziato da Donald Trump su consiglio dello stesso Barr. L’ufficio di Berman, in questi due anni, ha indagato e incriminato diverse persone vicine a Trump.

Ma stando al Wall Street Journal a far precipitare gli eventi sarebbe stato il rifiuto di Berman di firmare una lettera di critiche del dipartimento di Giustizia al sindaco di New York Bill de Blasio in cui si accusava il sindaco di un doppio standard nell’applicazione delle regole sul distanziamento sociale, perché aveva vietato le cerimonie religiose ma non le proteste di Blm.

Il suo ex vice subentrerà nell’incarico e nelle indagini in corso.