«Quest’anno la scelta è caduta su 22 proposte che cercano di raccontare il paese musicale per quello che è, di fotografare ciò che potrà accadere tra poco». È il criterio operato nella scelta del cast da Claudio Baglioni – e già i bookmaker danno per favoritissimo l’idolo dei giovanissimi, Ultimo – per la sua seconda volta da direttore artistico del festival di Sanremo edizione 69 (5- 9 febbraio). Conferenza stampa al Casinò dove fa la sua prima apparizione «pubblica» in veste di direttore di rete Teresa De Santis: «Rai 1 è una forza tranquilla che vuole rappresentare con completezza e forza il paese e Sanremo sarà un momento importante di questa rappresentazione». Annunciati ufficialmente anche i «co-conduttori», Claudio Bisio e Virginia Raffaele, i cui nomi erano peraltro trapelati negli ultimi giorni.

UN MODUS OPERANDI da trio: «Ma potremmo diventare anche un quartetto – aggiunge Baglioni – come il Quartetto Cetra, con forme di spettacolo sempre integrabili». E Bisio si fa sfuggire un’indiscrezione: «Ci saranno ospiti anche non canori, non possiamo fare i nomi ma i cognomi sì: Zalone». Sicuri ospiti Andrea Bocelli, Giorgia, Elisa, Rocco Papaleo al Dopofestival, il «dirottatore artistico» (sua auto-definizione…) conferma la centralità della musica pop: «La canzone è arte povera, però riesce laddove altri generi non riescono. Sono come delle stelle fisse, delle pietre dure, e noi cerchiamo di salvaguardarle al meglio».

E ALL’INEVITABILE domanda sui migranti e sulla vicenda delle navi, l’artista romano che ha curato per dieci anni a Lampedusa il festival O’ Scià ha una posizione ben precisa: «Credo che le misure prese da questo governo, come da quelli precedenti, non siano assolutamente all’altezza. Ormai è una grana grossa: se la questione fosse stata presa in considerazione anni fa non si sarebbe arrivati a questo punto».
E aggiunge: «La classe politica e l’opinione pubblica hanno mancato_ è stato un disastro culturale con ripercussioni gravissime. Oggi il Paese è disarmonico, incattivito, cieco». Proprio per questo a Sanremo: «ci attaccheremo all’idea del divertimento, della leggerezza e del correrci incontro».