È con grande piacere che aderisco alla campagna di abbonamenti del manifesto per il 2014. E’ anche tra le pagine di questo quotidiano che si è formata la mia coscienza civile quando, ancora ragazzo, seguivo le vicende politiche narrate da penne che sapevano graffiare e smuovere le coscienze facendomi appassionare alla vita pubblica di questo nostro paese, combinando una cronaca efficace dei fatti di ogni giorno alle analisi e agli approfondimenti degli editorialisti e dei giornalisti che sapevano anche prendersi la responsabilità delle loro opinioni e della loro visione del mondo.

Collaborando con loro, con il passare degli anni ho avuto modo di conoscere gente straordinaria che, oggi come ieri, si impegna per la diffusione di ideali di giustizia e solidarietà, esprimendoli con intelligenza umana e giornalistica, e con la passione di chi si impegna ogni giorno a raccontare, e non solo a riferire, di un’Italia che cambia e che non cambia mai.

Nel 2014 la nostra Associazione, Slow Food, sarà impegnata su sfide nuove e ambiziose, che richiederanno molto impegno e molta energia. Quando mi rivolgo ai miei collaboratori, il mio consiglio è sempre quello di lavorare con “austera anarchia e intelligenza affettiva”. Ecco, da questo punto di vista, devo ammettere che mi sento in affinità con questo giornale.

Per questo ho deciso di scegliere anche quest’anno il manifesto come compagno di viaggio, sapendo che sarà un compagno fidato, dal quale attingere per cercare nuovi spunti di riflessione, e punti di vista non scontati.