Una Grande Marcia contro l’antisemitismo, silenziosa, domenica a Parigi. Malgrado la moltiplicazione degli atti anti-semiti in Francia – più di 1200 dall’attacco di Hamas del 7 ottobre, più di 500 arresti – le polemiche politiche divampano. L’appello per la manifestazione viene dai presidenti dell’Assemblée nationale e del Senato, Yaël Braun-Pivet (Renaissance) e Gérald Larcher (Lr), «al di là delle divergenze e delle differenze», di fronte all’emergenza. La prima ministra Elisabeth Borne sarà presente (come l’ex presidente François Hollande). Emmanuel Macron è intervenuto ieri, con la denuncia: «Non confondere il rigetto dei musulmani e il sostegno agli ebrei».

Il bersaglio è il Rassemblement national, che ha deciso di partecipare alla marcia. Il governo cerca di evitare la trappola: «La giustizia ha condannato Jean-Marie Le Pen per antisemitismo, per questo il Rassemblement national non è al suo posto» nel corteo, ha detto il portavoce del governo, Olivier Véran, che invoca «l’unità nazionale» e l’incapacità dell’estrema destra di «tagliare le radici dell’antisemitismo». Il segretario del Rn, Jordan Bardella, ha affermato che Jean-Marie Le Pen non è mai stato antisemita (ma ha avuto 6 condanne dalla giustizia). Presente anche Eric Zemmour di Reconquête.

La sinistra si divide. Ps, Pcf e Ecologisti partecipano e formeranno un «cordone repubblicano» per isolare l’estrema destra, forse un corteo alternativo. Ma la France Insoumise non ci sarà. Il leader Jean-Luc Mélenchon, oggi contestato all’interno, ha affermato che la Marcia è ambigua, l’ha definita «l’appuntamento degli amici del sostegno senza condizioni al massacro» di Gaza perpetrato da Israele, dopo non aver mai condannato l’attacco di Hamas del 7 ottobre come atto terrorista. La France Insoumise ha poi corretto un po’ il tiro, in un comunicato ha affermato che la partecipazione è «impraticabile a fianco del Rn». Ma il malessere è forte a sinistra. La Nupes, l’alleanza elettorale del 2022, è in coma. Mentre l’inchiesta sulle stelle di David stampigliate a fine ottobre su alcuni edifici a Parigi ha messo in luce una pista di ingerenza russa.