Il Myanmar torna nelle pagine della peggior cronaca politica internazionale con due notizie che sembrano studiate apposta per arrivare in prima pagina, specie sui giornali in lingua inglese. Mentre dopo appena due settimane dall’ennesima condanna, la Nobel Aung San Suu Kyi – premier de facto del governo rovesciato il 1 febbraio 2021 da un golpe militare – è stata condannata ad altri tre anni di reclusione per presunta frode nelle ultime elezioni politiche, la “giustizia” birmana ha condannato a un anno di galera ciascuno l’ex ambasciatrice britannica a Yangon e suo marito per violazione delle leggi sull’immigrazione. Dopo aver servito...