Il riscaldamento climatico potrebbe compromettere per sempre la possibilità di produrre buon vino e a prezzi competitivi ai viticoltori delle aree del Mediterraneo (Francia del sud, Italia, Grecia). E sud della California. Lo ipotizza uno studio francese pubblicato in questi giorni su «Nature review Easth and Environment» e realizzato da diversi istituti di ricerca tra cui le università di Bordeaux e Bourgogne.

L’ipotesi diventerà realtà qualora il riscaldamento globale supererà i 2 gradi entro fine secolo. «Il cambiamento climatico colpisce il ciclo di vita della pianta, che subisce il gelo e arriva prima a maturità, con vendemmie precoci e aumento di zuccheri negli acini». Ma c’è il rovescio della medaglia, anzi del bicchiere: le temperature più elevate, infatti, potrebbero avvantaggiare altre regioni per produrre vino di qualità.
In Bretagna, in Canada, in Belgio, nei Paesi bassi oppure in Danimarca.