C’era un Hydra a Milano. Un mostro mitologico dotato di più teste: l’unione di tutte le mafie, una confederazione criminale dedita al traffico di dorga e di armi, all’importazione di petroli dall’Africa, alla gestione dei parcheggi ospedalieri, all’uso dei bonus edilizi e dei fondi Covid attraverso società fittizie costruite a tavolino. Il tutto condito da legami con la politica e con «colletti bianchi» di vario livello. Su questo per tre anni hanno lavorato il pm della Dda Alessandra Cerreti, l’aggiunta Alessandra Dolci e il procuratore Marcello Viola, insieme ai carabinieri di Milano e di Varese. Ieri, però, il gip Tommaso...