Nel perfetto stile tragicomico dell’Egitto in transizione, l’annuncio che la piazza non si aspettava è arrivato tempestivo. I Fratelli musulmani hanno due giorni di tempo per rispondere alle richieste della protesta o la giunta militare trarrà le sue conclusioni e riprenderà il potere. Il messaggio televisivo ha prodotto una gioia immensa in piazza Tahrir e un boato di gioia come non si sentiva dalle dimissioni di Hosni Mubarak dell’11 febbraio 2011. E dal giorno della vittoria di Mohamed Morsi, il 30 giugno 2012, quando sembrava ancora viva la speranza. Ma a Tahrir, che chiede al presidente Morsi di andarsene, oggi...