La Corea del Nord e il suo recente test missilistico intercontinentale hanno dimostrato la volatilità di certe «amicizie», specie se c’è in ballo una persona imprevedibile come Donald Trump. Fino a due settimane fa la Cina, secondo la Casa bianca, stava facendo tutti gli sforzi necessari per riportare alla calma il giovane leader nord coreano Kim Jong-un. Xi Jinping era un «good guy» e nonostante i muscoli che gli Usa continuavano a mostrare nell’area, il pallino era affidato a Pechino. DA IERI, dopo il lancio del missile da parte di Pyongyang, non solo le azioni della Cina avrebbero «frustrato» il...