Usa, il direttore è maschio, bianco e laureato. New York Times a parte
L’ultimo questionario della «Columbia Journalism Review» sui vertici dei 135 giornali più grandi degli Stati uniti consegna un ritratto del «direttore-tipo» da anni Cinquanta: il 73% è maschio e in […]
L’ultimo questionario della «Columbia Journalism Review» sui vertici dei 135 giornali più grandi degli Stati uniti consegna un ritratto del «direttore-tipo» da anni Cinquanta: il 73% è maschio e in […]
L’ultimo questionario della «Columbia Journalism Review» sui vertici dei 135 giornali più grandi degli Stati uniti consegna un ritratto del «direttore-tipo» da anni Cinquanta: il 73% è maschio e in 9 casi su 10 è bianco.
Contrariamente alla percezione media (soprattutto nella base trumpista), non sono però tutti membri dell’élite delle due coste: buona parte (oltre un terzo) lavora ancora nella stessa zona in cui è nato e solo il 7% ha frequentato atenei della Ivy League.
In generale, i direttori hanno avuto una buona istruzione, superiore alla media nazionale: il 60% è laureato in giornalismo e un terzo ha anche una laurea avanzata.
Solo 5 su 135 non hanno mai finito nemmeno il college.
Tra questi, l’eccezione più grande è il direttore del «New York Times» Dean Baquet, il primo direttore afroamericano del più importante giornale a stelle e strisce infatti non si è mai laureato, anche se ha iniziato a lavorare in redazione giovanissimo.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento