L’amministrazione Trump, con i repubblicani del Congresso e il gruppo dell’Alaska Native Corporation, sta aprendo la strada all’esplorazione petrolifera nella riserva nazionale artica, nonostante questa sia una zona protetta, in quanto si pensa che il più grande giacimento di petrolio non sfruttato del Nord America si trovi proprio sotto la pianura costiera della riserva, lungo le coste del mare di Beaufort.

Per decenni l’opposizione alle trivellazioni ha garantito la preservazione dell’Arctic National Wildlife Refuge, ma ora Trump sta rapidamente aprendo la strada all’esplorazione petrolifera, ed anche se lo sfruttamento della zona non avverrebbe prima di una decina d’anni, la mossa segna un passo nella direzione della campagna per smembrare le politiche ambientali. Per raggiungere il proprio scopo i repubblicani si sono attivati a gran velocità per sbloccare – prima delle elezioni presidenziali del 2020 – i limiti alle perforazioni; così l’amministrazione Trump sarà in grado di terminare la valutazione dell’impatto ambientale delle operazioni di trivellazione in metà del tempo normalmente necessario per un’analisi di questo tipo, ed è già in via di conclusione una valutazione ancora più breve riguardo le conseguenze dei test sismici.

Elemento chiave è l’Arctic Slope Regional Corporation, che – nonostante si presenti come un ente per la tutela della zona, in collaborazione con l’Alaska Native Corporation – in realtà è un conglomerato di interessi pronto a sfruttare qualsiasi esplorazione di petrolio e gas; diversi leader del Asrc tra cui il vice presidente Teresa Imm, non sono nativi dell’Alaska, ma l’azienda ha la capacità di parlare e agire per conto delle comunità native. Esistono profondi disaccordi sul fatto che gli interessi del Asrc collimino con loro: «Le Alaska Native Corporation che si appoggiano al Asrc non sono tribù – ha affermato Sam Alexander, docente presso l’Università dell’Alaska a Fairbanks – l’unico elemento ‘nativo’ è il nome. Sono solo corporation». Corporatio che hanno l’appoggio politico dell’Alaska, come quello della senatrice repubblicana Lisa Murkowski, che ha sempre sostenuto gli interessi del Asrc, tra i principali finanziatori delle sue campagne elettorali.