Uno sciopero unitario storico a fine luglio. Le organizzazioni confederali dei trasporti – da sempre tra le più moderate – ieri hanno deciso la mobilitazione generale contro «le non scelte del governo». Lunedì 24 luglio si fermeranno i lavoratori di tutti i settori del trasporto pubblico locale, ferroviario, merci e logistica, marittimo e porti, autostrade, taxi, autonoleggio mentre mercoledì 26 toccherà al trasporto aereo. Lo hanno deliberato gli esecutivi nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti «per dare sostegno alla piattaforma unitaria di proposte “Rimettiamo in movimento il Paese” presentata al governo».

«Il governo si contraddistingue per l’assenza di risposte strategiche. – afferma il segretario generale Filt Cgil Stefano Malorgio – Noi proponiamo un Patto per i trasporti». Nelle tredici pagine di piattaforma si affrontano tutti i nodi, da Anas (si critica la scelta dell’uscita da Fs) ad Alitalia, dal diritto di sciopero alla gestione dei porti e delle manutenzioni aeree. Sulla Tav: «si bloccano le opere fondamentali per l’interconnessione veloce e meno impattante».