In Turingia e Sassonia, i due Länder della Germania orientale andati alle urne domenica scorsa è accaduto qualcosa di assai simile a quello che ci hanno mostrato le elezioni europee di giugno: un’onda di piena dell’estrema destra nazionalista, ma non ancora sufficiente ad aprirle le porte del potere di governo, piegando le resistenze centriste. Quello diretto, s’intende, poiché la capacità di condizionare o di ostacolare i governi nazionali e le politiche dell’Unione è effettivamente cresciuta a dismisura. Formazioni nazionaliste radicali già partecipano a diversi governi in Europa occidentale o li sostengono. E, del resto, l’olandese Wilders, i “Veri finlandesi” o...