Volevano scendere in piazza a Roma il 21 gennaio, a un anno dalla morte del loro coetaneo Lorenzo Parelli durante un tirocinio scolastico non retribuito. Ma la questura di Roma ha detto No. Senza spiegazioni. La denuncia è del Fronte della Gioventù Comunista che ora lancia un appello a studenti, docenti, lavoratori della scuola e cittadini solidali per sostenere il diritto di manifestare e protestare contro l’alternanza scuola-lavoro. Cioè «un pericoloso strumento nelle mani delle imprese attraverso il quale possono guadagnare sulla manodopera gratuita degli studenti, piegando la didattica agli interessi privati». Gli studenti annunciano che saranno comunque in piazza. «Lo dobbiamo a Lorenzo e agli altri due ragazzi morti in alternanza, Giuseppe Lenoci e Giuliano De Seta».