Fermati in mare, minacciati con le armi e costretti a dirigersi verso Tripoli. Salvo poi essere lasciati liberi di andare via prima di arrivare nel porto libico, non senza ricevere l’ennesimo avvertimento a non tornare, «altrimenti vi ammazziamo». A raccontare la disavventura sono i volontari della Ong spagnola Proactiva open arms bloccati martedì scorso, giorno di Ferragosto, da una motovedetta della Guardia costiera libica mentre si trovavano in acque internazionali. L’episodio è l’ultimo contro una Ong impegnata nel Mediterraneo centrale, testimonianza di un’escalation che ha visto come protagonisti i militari libici che dipendono dal governo di Tripoli. L’8 agosto ci...