Più di 12 milioni di persone negli Stati uniti potrebbero presto subire lo sfratto ed essere costrette ad abbandonare la propria abitazione.

A MARZO IL CONGRESSO aveva approvato una legge per proteggere gli inquilini in ritardo sull’affitto, la Cares (Coronavirus Aid, Relief and Economic Security), scaduta ieri. A partire da oggi i proprietari delle abitazioni sono legittimati a distribuire gli avvisi di sfratto in 30 giorni. Non vale per tutti: alcuni Stati e città hanno istituito protezioni aggiuntive per gli inquilini estendendo il Cares act fino al prossimo mese o entro la fine dell’anno. Nonostante queste estensioni, sono a rischio di sfratto 12,3 milioni di persone (circa il 30% degli affittuari statunitensi).

La fine delle protezioni per lo sfratto arriva in un momento difficile per molte famiglie statunitensi. Nelle ultime settimane i casi di coronavirus sono aumentati in 41 Stati e un milione di nuove infezioni sono state registrate solo negli ultimi 15 giorni e questo sta spingendo anche i più riluttanti tra i governatori e i funzionari locali a ridimensionare o cancellare i piani di riapertura.

ALLO STESSO TEMPO sta per concludersi anche la spinta federale di 600 dollari per l’indennità di disoccupazione settimanale a cui hanno avuto accesso milioni di lavoratori, lasciando molti a chiedersi come far quadrare i conti: si parla di circa 25 milioni di adulti senza lavoro e senza sussidi entro pochi giorni.

I repubblicani del Senato e la Casa bianca stanno negoziando la proposta per il prossimo pacchetto di aiuti per il coronavirus e in questo momento stanno prendendo in considerazione un altro giro da 1.200 dollari da distribuire una tantum, oltre a finanziamenti aggiuntivi per aiutare le scuole, ma non è chiaro se il loro piano includerà anche il supporto per gli affittuari e un’estensione del programma di sussidi di disoccupazione.

Il problema degli affittuari al momento sembra il più urgente. Uno dei progetti di legge presentati al Congresso porta la firma della senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren, che vorrebbe estendere a livello federale la moratoria sugli sfratti fino al marzo del 2021.

Se il piano dei democratici non dovesse passare, l’impatto potrebbe lasciare cicatrici durature sia sugli adulti che sui loro bambini: gli analisti sottolineano che i minori coinvolti in uno sfratto spesso finiscono per perdere anni di scuola, accumulando lacune comportamentali e di apprendimento con i loro coetanei.

«UN AFFITTUARIO SU CINQUE è indietro con l’affitto – ha detto alla Cbs Sharon Parrott, vicepresidente senior per la politica federale e lo sviluppo di programmi nel Centro per le priorità di bilancio e politiche – Le conseguenze di gravi difficoltà, come non avere abbastanza da mangiare o affrontare possibili sfratti, sono di lunga durata».

«Le conseguenze degli sfratti sono amplificate in una pandemia – ha continuato – come l’aumento dei senzatetto e dei ricoveri, mettendo gli inquilini sfrattati a un rischio maggiore di contrarre, diffondere e subire complicazioni da Covid-19». Al momento, dove le moratorie locali sono terminate o non sono mai state emanate, le comunicazioni di sfratto si stanno avvicinando ai livelli pre-pandemici.

LE ASSOCIAZIONI dei padroni di casa dal canto loro fanno presente che i proprietari hanno bisogno di affittare i loro immobili per coprire le proprie spese, come il costo dei mutui, la manutenzione degli edifici e le tasse sulla proprietà. Per questo anche loro appoggiano la richiesta di continuare l’assistenza federale con i sussidi settimanali, in modo da aiutare gli inquilini a pagare.