Inizia a prendere forma la milizia personale del ministro della sicurezza nazionale Ben Gvir: la Guardia nazionale, promessa dal premier Netanyahu al leader ultranazionalista dopo
il congelamento della riforma della giustizia, sarà composta da 2mila membri, avrà un budget di un miliardo di shekel (254 milioni di euro) e godrà degli stessi poteri della polizia.

Chi la guiderà? Itamar Ben Gvir è tuttora impegnato nella selezione ma un nome emerge tra i papabili, scrive il quotidiano Haaretz: Avinoam Emunah, colonnello in pensione estremamente religioso, ex capo della famigerata unità di paracadutisti 101 (con cui si occupò della repressione della Seconda Intifada, dell’invasione del Libano del 2006 e dell’operazione contro Gaza del 2014).

Emunah fu sospeso un anno per aver provocato il grave ferimento di un militare durante una «cerimonia di iniziazione». Nonostante ciò è stato mandato a insegnare in una scuola militare nel Golan occupato. È noto per incoraggiare i soldati a divertirsi quando uccidono un palestinese (si cita spesso il suo motto «smile-kill-enjoy»), per punire quelli che non ricorrono a eccessiva violenza e per rifiutarsi di lavorare con le donne.