La prima proposta di uno «statuto dei diritti dei lavoratori» la fece Giuseppe Di Vittorio al III congresso della Cgil a Napoli nel 1952, proposta figlia del Piano del Lavoro lanciato nel II congresso del 1949 a Genova. Di Vittorio sapeva benissimo che era necessario tenere assieme la crescita economica e le garanzie per chi la doveva attuare. Passarono 18 anni prima che l’intuizione prendesse corpo, diventasse realtà e venisse votato dal parlamento. Un arco di tempo lungo durante il quale l’economia italiana crebbe con grande rapidità e tante contraddizioni in una situazione in cui lo stato era proprietario di...