Dopo sette mesi di lavoro e centinaia di testimonianze, per la prima volta il comitato ristretto della Camera che indaga sulla rivolta del Campidoglio del 6 gennaio ha dichiarato che Donald Trump e «un avvocato di destra» hanno fatto parte di una «cospirazione criminale» con il fine di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali del 2020. L’accusa è stata depositata alla Corte distrettuale degli Stati uniti nel Distretto centrale della California.

Il deposito lungo 61 pagine è parte del tentativo della commissione di ottenere l’accesso alle email dell’avvocato John Eastman, il legale di destra a cui si riferiscono le accuse, che secondo il comitato ha aiutato Trump a orchestrare il complotto, diffondendo «informazioni false» sul risultato delle elezioni presidenziali e facendo pressioni sui funzionari statali al fine di capovolgerlo, violando più leggi federali.

Nel documento il comitato ha sostenuto che il rispetto per la confidenzialità chiesto da Eastman si annulla per le «eccezioni per crimine e/o frode» e che le comunicazioni tra avvocato e cliente non vanno mantenute riservate quando si scopre che un legale assiste un cliente nella commissione di un reato. Ha quindi chiesto al giudice di esaminare le prove che il comitato ha raccolto finora e di stabilire se Eastman ha assistito Trump mentre commetteva «atti criminali».

Questo risultato arriva ben prima che la commissione abbia rilasciato il rapporto finale su Trump. I membri della Camera non hanno escluso la possibilità di fare un deferimento penale al Dipartimento di Giustizia, se ciò che scopriranno lo renderà necessario. Le argomentazioni della Camera possono essere viste come l’anteprima di un caso che potrebbe essere presentato dai pubblici ministeri federali.

«Il comitato ristretto della Camera ha raggiunto in buona fede una base per concludere che il presidente e i membri della sua campagna si sono impegnati in una cospirazione criminale per frodare gli Stati uniti», si legge nel deposito.

Il deposito del tribunale è l’affermazione più forte espressa finora dal comitato che però non ha l’autorità necessaria per avviare procedimenti penali. E il fatto che potenziali violazioni del diritto penale siano state menzionate in un’istanza del tribunale non fornisce alcuna indicazione certa che il Dipartimento di Giustizia prenderà in considerazione eventuali azioni penali. Certo è che sarebbe difficile per il Dipartimento non accordare il diritto di visionare i carteggi digitali di Eastman.

Finora Eastman ha inviato alla commissione circa 8milapagine di e-mail e ne sta trattenendo circa 11mila, appellandosi proprio alla confidenzialità tra avvocato e cliente. Ad oggi nessun alto consigliere vicino a Trump è stato accusato di crimini legati all’attacco al Campidoglio, anche se il Dipartimento di Giustizia ha accusato più di 750 persone che hanno partecipato alla rivolta pro-Trump. Ora il silenzio potrebbe essere rotto da un’accusa diretta a Trump in persona.