L’associazione per la difesa dei diritti civili degli afroamericano Naacp (National Association for the Advancement of Colored People) ha votato all’unanimità per diramare un avviso in cui si sconsigliano i viaggi in Florida in quanto stato «ostile agli afroamericani».

Questo avviso formale arriva in risposta a ciò che l’organizzazione ha descritto come «i tentativi aggressivi del governatore Ron DeSantis di cancellare la storia dei neri e di limitare i programmi che trattano i temi di diversità, equità e inclusione nelle scuole della Florida».

A gennaio l’amministrazione DeSantis ha bloccato l’introduzione di un corso per le scuole superiori incentrato sugli studi afroamericani e ha sostenuto una misura che vieta l’insegnamento della «teoria critica della razza» nelle scuole pubbliche.

LA NAACP è solo l’ultima di una serie di associazioni che hanno già messo in guardia i viaggiatori sconsigliando dl visitare la Florida, come la League of United Latin American Citizens che difende i diritti civili dei latinos e il gruppo di difesa Lgbtq Equality Florida.

«La Florida è apertamente ostile nei confronti degli afroamericani, delle persone di colore e delle persone Lgbtq+. Sotto la guida del governatore DeSantis, lo stato della Florida è diventato ostile ai neri americani e in diretto conflitto con gli ideali democratici su cui è stata fondata la nostra unione – ha dichiarato Derrick Johnson, presidente e amministratore delegato della Naacp – Ma DeSantis dovrebbe sapere che la democrazia prevarrà, perché i suoi difensori sono pronti ad alzarsi e combattere. Non ci tiriamo indietro e incoraggiamo i nostri alleati a unirsi a noi nella battaglia per l’anima della nostra nazione».

La mossa arriva proprio nella settimana in cui DeSantis dovrebbe annunciare ufficialmente la sua candidatura alle primarie repubblicane per la corsa alla Casa bianca del 2024 e alla vigilia del Memorial weekend, fine settimana lungo che segna l’inizio delle vacanze estive durante il quale si prevede che si metteranno in viaggio 42,3 milioni di americani.

Reuters ha riferito che il governatore della Florida presenterà i documenti ufficiali alla Federal Election Commission giovedì 25 maggio, in concomitanza con l’annuncio della sua candidatura e si unirà a un parterre di candidati già affollato.

IN TESTA, però, c’è sempre Trump e gli ultimi sondaggi mostrano il governatore della Florida dietro all’ex presidente, con una media dei sondaggi di RealClearPolitics che dà a The Donald un vantaggio di 36 punti.

Per rimontare la strategia di DeSantis sembra promuovere leggi sempre più destrorse, a scapito di tutti i gruppi che non rientrano in quello dei ricchi maschi bianchi. Negli ultimi mesi i decreti firmati dal governatore hanno penalizzato diritto all’aborto, identità di genere, diritti civili di afroamericani e latinos, con ritmo incalzante e una beffarda indifferenza alle proteste.

«Andassero a studiare a Berkeley», ha commentato in risposta alle proteste per il divieto di trattare nelle università pubbliche temi riguardanti la diversità. Anche nel caso del Naacp il governatore ha ostentato indifferenza e incassato la solidarietà del senatore Gop del Texas Ted Cruz, che ha commentato in un tweet la raccomandazione del Naacp, definendola «bizzarra» e «assolutamente disonesta».

Il Gop fa muro: solidarietà anche al governatore del Nebraska Jim Pillen, che in un unico disegno di legge ha vietato in un sol colpo sia l’accesso alle procedure mediche che affermano il genere per le persone sotto i 19 anni, che la maggior parte degli aborti dopo le 12 settimane.