Ho partecipato giovedì all’incontro in piazza Santi Apostoli per ricordare tutti insieme Rossana Rossanda, e ne ho tratto la commossa percezione della sua permanenza nella nostra storia. I discorsi su di lei – a cominciare dal discorso tutto politico di Aldo Tortorella – non parlavano solo del nostro passato, ma del futuro, di quanto ci rimane da fare tra il meglio da attuare e il peggio da combattere e vincere. Ma soprattutto quella comunione di popolo stabilita nel suo nome, attestava il mistero della vita umana che, dalla più povera alla più ricca, non viene «tolta», ma lavorata e trasformata...