Poche parole dal Consiglio europeo tanto atteso. Parole in libertà, formule vacue e stantie, (come «il diritto a non emigrare» dichiarato da Giorgia Meloni, controsenso che ignora la realtà prodotta da secoli di sfruttamento e sopraffazioni), finte proposte, castelli in aria, fumisterie e vere e proprie menzogne. Quando i governanti affrontano il tema delle migrazioni si entra in pieno nel mondo del non senso, degli accordi senza interlocutori, dei progetti senza denari. O, peggio, dei razzismi selettivi – accoglienza a braccia aperte per quelli biondi e bianchi, respingimento o peggio per tutti gli altri. Con quella desolante e ottusa mancanza...