Anche le ricercatrici e i ricercatori scientifici, nonostante la notevole dote di intelligenza naturale a loro disposizione, devono fare i conti che le opportunità e le insidie di quella artificiale. Una rete neurale come ChatGpt può intervenire in tutte le fasi della ricerca scientifica. Potrebbe aiutare uno scienziato a individuare le linee di ricerca più promettenti. Oppure, scovare correlazioni nei dati meglio degli strumenti tradizionali. Infine, accelerare il lavoro di redazione degli articoli scientifici. Non è impensabile, e questo è lo scenario che più interroga la comunità scientifica, che presto o tardi l’intelligenza artificiale (Ia) assuma su di sé l’intero...