Momenti di terrore ieri pomeriggio in una delle più vaste e note moschee della capitale, la London Central Mosque, a due passi dal fronzuto e opulento Regent’s Park. Il Muezzin, il religioso che conduce la preghiera, è stato improvvisamente aggredito da uno dei fedeli con un coltello. La vittima ha perso molto sangue, è ferita seriamente ma non in pericolo di vita. L’assalitore è nelle mani della polizia. Di lui circolano immagini sui social media: bianco, sui trent’anni, schiacciato a terra da un agente poco prima dell’arresto. In una dichiarazione rilasciata qualche ora dopo, la polizia ha annunciato di non considerarlo un atto di terrorismo.

L’aggressione ha avuto luogo dopo le tre del pomeriggio. Tutto si è svolto all’improvviso e con rapidità raggelante. In quel momento c’erano circa due-trecento persone raccolte in preghiera. L’aggressore era presente dall’inizio della funzione, pare fosse un volto non ignoto ai fedeli. Verso la fine delle preghiere, dopo aver osservato un assoluto silenzio, si è improvvisamente alzato e ha aggredito il muezzin – un settantenne figura di riferimento della comunità dagli anni Novanta – accoltellandolo alla spalla. Un unico colpo, prima che fosse immediatamente sopraffatto dagli astanti, che lo hanno poi trattenuto fino all’arrivo della polizia qualche minuto dopo. È in stato d’arresto.

La moschea di Regent’s Park Park Road, edificio conosciuto grazie anche alla vasta cupola dorata, è tra le più importanti e più vaste della capitale, con una capienza di circa cinquemila persone. In questi giorni è particolarmente affollata anche per via di half-term, la settimana di vacanza osservata dal calendario scolastico nazionale. Ma in virtù della posizione centrale è frequentata anche da turisti di passaggio, non soltanto dalla comunità locale.

La comunità islamica nazionale è in ansia e shock dopo la strage tedesca di mercoledì. Miqdaad Versi, rappresentante del Muslim Council of Britain ha condannato l’aggressione e richiamato all’unità di tutte le fedi religiose britanniche. C’è stata un’impennata in attacchi islamofobici dopo le stragi di Christchurch in Nuova Zelanda del marzo scorso, crimini di odio soprattutto rivolti a persone di fede islamica, vandalismo e roghi dolosi.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan si è detto “molto preoccupato” per l’accaduto. «Tutti i londinesi hanno diritto di sentirsi al sicuro nel proprio luogo di culto, voglio rassicurare le comunità della capitale che simili atti di violenza non saranno tollerati», ha aggiunto.