L’impiccione/14. Il patriota americano nato in Ucraina
Impeachment. Quattordicesima tappa della rubrica online «L'Impiccione». Alexander Vindman, il massimo esperto di Ucraina del Consiglio di sicurezza nazionale, inizia a parlare
Impeachment. Quattordicesima tappa della rubrica online «L'Impiccione». Alexander Vindman, il massimo esperto di Ucraina del Consiglio di sicurezza nazionale, inizia a parlare
36° GIORNO DALL’APERTURA DELL’INDAGINE PER L’IMPEACHMENT
Alexander Vindman, il massimo esperto di Ucraina del Consiglio di sicurezza nazionale, ha testimoniato per l’impeachment, dicendo di aver ascoltato la telefonata del 25 luglio fra Donald Trump e il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e di aver sentito Trump chiedere che l’Ucraina indagasse sull’ex vicepresidente Joe Biden.
Per screditarlo, i Repubblicani hanno detto che, in quanto ucraino (è arrivato in Usa quando aveva tre anni), sicuramente Vindman è una spia del suo paese di origine.
LA STORIA E LA DEPOSIZIONE DI ALEXANDER VINDMAN
La testimonianza del colonnello Vindman è significativa non solo perché è il primo testimone ad aver ascoltato la telefonata del 25 luglio, ma anche per il suo passato: è un rifugiato dall’Ucraina che ha combattuto nella guerra in Iraq.
Arrivato a Capitol Hill in uniforme, con il petto pieno di medaglie, incluso il cuore viola che ricevono i feriti di guerra, nella sua testimonianza Vindman ha dichiarato che suo padre gli ha instillato l’amore per gli Stati Uniti, insieme desiderio di integrarsi e di far parte di quella cultura. Sia lui che suo fratello hanno prestato servizio militare, perché non c’è niente di più americano.
“Sono un patriota – ha detto Vindman – ed è mio sacro dovere e onore difendere il nostro Paese, indipendentemente dal partito o dalla politica”.
A un certo punto della sua vita e in questo singolare momento della storia americana, il rifugiato ucraino sta fornendo prove di come un presidente americano, che è anche il suo capo, abbia fatto pressioni sull’Ucraina, il suo paese natale, per affossare i suoi rivali politici.
LE PARTI OMESSE NELLA TRASCRIZIONE
Il colonnello Vindman ha detto che la trascrizione della Casa Bianca riguardo quella chiamata ometteva il punto in cui Zelensky parlava di “Burisma” – il nome della compagnia energetica ucraina per cui Hunter Biden aveva lavorato, punto focale dell’indagine per cui spingeva Trump – così come le parti in cui Trump diceva che c’erano registrazioni riguardanti Biden.
Quando Vindman ha cercato di correggere la trascrizione ricostruita dal software di riconoscimento vocale e dalle note, i due suggerimenti sono stati respinti.
Trump ha definito Vindam un “never trumper”, vale a dire un oppositore repubblicano, e alcuni commentatori politici di destra hanno insinuato che il colonnello sia una spia doppiogiochista in quanto parla due lingue. Questo è stato troppo perfino per i membri del Congresso repubblicani, che non hanno seguito questa linea di attacco a un veterano di guerra.
I DEMOCRATICI PASSANO ALLA FASE 2
La testimonianza di Vindman sulla trascrizione ricostruita, le conseguenze della chiamata e una politica estera oscura e al di fuori del Consiglio di sicurezza nazionale è arrivata mentre i Democratici svelavano i piani per la fase più pubblica del processo di impeachment.
La risoluzione indirizza cinque commissioni – Intelligence, Affari Esteri, Sorveglianza, Servizi Finanziari, Modi e Mezzi – a “continuare le loro indagini in corso nell’ambito dell’inchiesta della Camera dei Rappresentanti sull’esistenza di motivi sufficienti” per dare l’impeachment al presidente.
I Dems hanno in programma di votare giovedì riguardo il condurre audizioni pubbliche e produrre un rapporto per il comitato giudiziario in modo da valutare gli articoli di impeachment. La misura fornirà anche ai Repubblicani la possibilità di chiedere citazioni in giudizio per i testimoni e agli avvocati di Trump un ruolo sostanziale nei procedimenti del comitato giudiziario per montare una difesa.
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