La risposta ucraina al piano di Putin per uno stabile cessate il fuoco nel sudest del paese è l’avvio del progetto «Muraglia». La dichiarazione è stata fatta dal premier Yatsenjuk, che ha specificato trattarsi di «una vera frontiera di Stato tra Ucraina e Federazione Russa».

Non è una completa novità; l’idea era stata già presa in considerazione dall’oligarca Kolomojskij, con tanto di filo spinato e alta tensione, a conferma che le croci uncinate sulle bluse di Pravyj sektor, da lui finanziato, non sono solo decorative.

Se Yatsenjuk non ha specificato i dettagli della costruzione, il progetto lanciato dal magnate-governatore della regione di Dnepropetrovsk prevedeva una barriera fortificata di acciaio e filo spinato aa alta tensione, lungo i 1.920 km di frontiera terrestre con la Russia, nelle regioni di Donetsk, Kharkov e Lugansk. Lo spazio tra muraglia e fossato doveva essere disseminato di mine antiuomo. Per finire, dislocati lungo questo vallo «rommeliano», soldati, guardie di frontiera e guardia nazionale.

La spesa, sui 100 milioni di euro, si sottolineava, sarebbe stata finanziata con fondi di beneficenza!