Diversi sono gli spinosi paradossi che la crisi catalana ha messo in moto. Il governo di Madrid sbandiera ora la scarsa affluenza alle urne «clandestine» del referendum per l’indipendenza come un dato politico, laddove si è prodigato nel renderlo un dato militare. Se la consultazione non si fosse svolta, come invece è accaduto, tra le maglie della violenza dispiegata di una forza di occupazione (inevitabilmente percepita da tutti come tale), solo allora il termometro politico avrebbe potuto indicare la temperatura reale della Catalogna (probabilmente nessuna febbre secessionista). Ora non si può negare che l’atteggiamento dello stato spagnolo nei confronti dei...