Quel che è difficile da descrivere come si deve è la calma. O quel che come calma appare. Non è per disinteresse o freddezza che i newyorkesi hanno almeno cercato di cominciare la loro giornata di ieri in modo normale – portando a spasso i cani, correndo, andando a comprare il caffè o il giornale -: la città esiste e resiste in uno stato di trance surreale. Certo, nonostante le poco rassicuranti rassicurazioni del presidente George W. Bush, non c’è niente di normale in questo day after. A partire dalla sagoma della grande nuvola di fumo chiaro, a contrasto con...