Dalla montagne alle coste, passando per i capoluoghi e i piccoli centri, l’intreccio perverso di malavita, imprenditoria e politica ha avuto come effetto una devastazione del territorio che pare irreversibile. L’abusivismo selvaggio ha violentato luoghi unici, paesaggi mozzafiato, bellezze naturalistiche, che avrebbero potuto dar linfa all’economia regionale. Come emerso dal recente rapporto “Ecomafia 2013” di Legambiente, la Calabria è vinta: territori splendidi e coste incantevoli macchiate dal cemento selvaggio ad onta delle puntuali denunce degli ambientalisti per la compiacenza di burocrati ed amministratori che consentono sistematicamente l’aggiramento delle norme edilizie. Dal primo gennaio 2010 al 10 maggio 2013 sono state...