Un po’ di suspence c’è stata fino all’ultimo, almeno per gli amanti del genere, ma alla fine tutto è filato liscio. Al documento intitolato «Noi ci siamo, lanciamo la sfida» (di cui il manifesto ha dato notizia il 4 novembre) ieri hanno detto sì tutte le ’anime’ della ’costituente di sinistra’ (la definizione ’cosa rossa’ ormai è respinta da tutti). Il testo annuncia «l’avvio di una fase costituente» del «nuovo soggetto politico di sinistra». L’ok arriva da sei sigle: Sel, Prc, Altra Europa con Tsipras, Possibile (quella di Pippo Civati), Futuro a Sinistra (l’associazione di Stefano Fassina), Act; ma alla discussione hanno partecipato in molti di più, fra personalità e associazioni, da Sergio Cofferati a Sinistra e Lavoro.

La corsa parte, dunque. Presto partirà anche la «Carovana dell’alternativa» per «innervare il processo nei territori, per portare in tutte le città i nostri contenuti, con una logica capillare», come spiega il professore Marco Revelli a nome dell’Altra Europa. Il primo passo è fatto. Anche se non tutte le tessere del mosaico sono già al loro posto.

Su come si presenterà quest’area alle amministrative del 2016, per esempio, c’è ancora un pezzo di strada da fare.

Secondo il testo approvato ci sarà una «valutazione in comune» e «ovunque» della «possibilità di individuare candidati, di costruire e di sostenere liste nuove e partecipate in grado di raccogliere le migliori esperienze civiche e dal basso e di rappresentare una forte proposta di governo locale in esplicita discontinuità con le politiche dell’attuale esecutivo». Non è detto però che in tutte le città questa valutazione comune porti a candidati unitari: ma ogni giorno ha la sua pena, si vedrà più avanti.

Ieri il tavolo ha anche deciso che la prima assemblea unitaria si svolgerà dal 15 al 17 gennaio. Sulle data si registra la perplessità del civatiano Gianni Principe: il periodo coincide con la campagna per le primarie del centrosinistra in alcune importanti città. Come Milano, sulla quale fin qui gli orientamenti di Sel non coincidono con quelli del Prc e di Civati. Scaramucce fra Possibile e Sel anche sul nuovo gruppo parlametare «Sinistra italiana», che domani sarà presentato al Teatro Quirino di Roma. Un’esperienza spiegata da alcuni come il braccio parlamentare del nuovo soggetto della sinistra; un’equivalenza invece «micidiale» per i civatiani, che non ci stanno. Nicola Fratoianni (Sel) li ha rassicurati: «I nuovi gruppi non si sostituiscono al processo politico né da loro nasce il nuovo soggetto.

Proveranno ad essere piuttosto un ’terminale sociale’ (la definizione è di Stefano Rodotà, ndr) che si mette a disposizione della sinistra». Per Civati si tratta comunque di «un’operazione di palazzo». Anche se da Montecitorio filtra un’altra imminente «operazione», la nascita di un sottogruppo fra civatiani ed ex M5S, oggi nel misto.