Una “Cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro”. Giusto per far vedere che il governo ci tiene al tema e per annunciare la «maxi ispezione» fatta proprio il giorno prima.
Alla Sala del Mappamondo di Montecitorio era perfino proiettata la foto di Satnam Singh, il bracciante lasciato morire da un imprenditore scaricando lui e il suo braccio davanti a casa e non all’ospedale.

Imprenditori che come lui sfruttano il lavoro dei migranti sembrano essercene tanti, almeno a giudicare dai numeri snocciolati dalla ministra del Lavoro Marina Calderone: «in un sola giornata 310 aziende agricole sono state ispezionate e sono state sospese per le attività per circa 50 realtà produttive, 25 per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro». L’Ispettorato nazionale del Lavoro (Inl) ha poi precisato che ben «206 imprese sono risultate irregolari, pari al 66,45%, ci sono stati 128 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (41,29%), per un importo pari a 250.800 euro di cui 60 per lavoro in nero e 51 per gravi violazioni sulla sicurezza, 171 persone denunciate all’autorità penale, tra cui 157 responsabili aziendali per violazione della normativa in materia di salute e sicurezza; 10 persone sono state deferite, tra le province di Latina, L’Aquila, Torino, Cuneo, Rieti e Caltanissetta per il reato di caporalato». In particolare, «in provincia di Latina, all’interno di una serra, sono state sequestrate due roulotte e un locale adibiti a dormitorio, organizzati con 9 posti letto, i cui materassi erano adagiati sul pavimento con gravi carenze igienico sanitarie, con presenza di muffe e incrostazioni sulle pareti nonché privi di finestre».

L’operazione spot è un classico di Calderone che ne ha fatta partire una dopo ogni strage sul lavoro: Brandizzo, cantiere Esselunga di Firenze, bacino di Suviana.

La cosa che fa riflettere in questo caso è che i dati – per quanto ristretti – smontano la versione data dal ministro Lollobrigida che sulla morte di Satnam aveva subito sostenuto come si trattasse di «un caso isolato», «queste morti non dipendono da imprenditori agricoli, dipendono da criminali».

Ieri Lollobrigida si è ben guardato dal commentare i numeri forniti dalla collega Calderone, limitandosi a ribadire la sua idea della mela marcia: «Le emergenze sono gli eventi sismici, le catastrofi naturali gli incidenti sul lavoro non sono emergenze, sono fatti che esistono e che vanno affrontati quotidianamente e non quando si è in presenza di un evento tragico. Dove c’è sfruttamento della forza lavoro si entra in una sfera dove bisogna incidere in maniera molto forte. Io giudico le persone come il datore di lavoro di Satnam Singh a Latina un criminale». Insomma: sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

Alla Cerimonia, a cui ha partecipato anche il ministro Nordio, ha mandato un suo scritto anche la presidente del Consiglio. «Il governo intende fare la propria parte in tema di sicurezza sul lavoro, siamo convinti che la strategia da seguire sia quella di prevedere controlli molto più stringenti, pene più severe per chi non rispetta le norme e una sempre più diffusa cultura della prevenzione», ha scritto Meloni.

Nel pomeriggio poi si è tenuta la Cabina di regia Pnrr con Raffaele Fitto, Calderone, Giancarlo Giorgetti, del presidente Anci Antonio Decaro e del Commissario straordinario per il superamento degli insediamenti abusivi e contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura Maurizio Falco. All’ordine del giorno, il confronto sull’attuazione della misura del piano connessa agli interventi per superare gli insediamenti abusivi in agricoltura. L’obiettivo, rispetto al quale sono stati individuati 37 comuni, prevede di completare le attività entro marzo 2025; in seguito l’amministrazione competente dovrà fornire un piano d’azione per ogni insediamento abusivo individuato. È stato attivato un confronto operativo con il Commissario per superare alcune criticità emerse con Anci e velocizzare il conseguimento del target, in particolare per le risorse assegnate per le opere infrastrutturali, pari al 70% del valore totale.