Detto, fatto. Appena tornata al governo la Lega, e le altre destre, hanno ripristinato la testa d’ariete che destruttura un mercato del lavoro già a pezzi: il voucher. Dagli hotel ai ristoranti, dal lavoro di cura fino all’agricoltura. Avrà un valore nominale di 10 euro lordi all’ora (7,50 euro netti) e un tetto di reddito per i lavoratori fino a 10mila euro l’anno. Erano stati aboliti nel 2017 dal governo Gentiloni costretto a farlo anche a seguito di una battente campagna sindacale. Introdotti nel 2003 con la cosiddetta «legge Biagi» erano stati considerati come una forma di pagamento alternativa in...