“Benedetto sia il conflitto”. Questo dovrebbe essere il sospiro di sollievo di ogni italiano pensante, di fronte alla decisione di Cgil e Uil di proclamare lo sciopero generale. Perché può essere davvero l’unico modo per disperdere i miasmi tossici che si addensano su un Paese e su una società devastati da un malessere tanto profondo e diffuso quanto mascherato e taciuto. Il solo antidoto potenzialmente efficace contro quell’”onda di irrazionalità” denunciata dal Censis nel suo ultimo Rapporto, che colpisce tanto in alto (in un ceto politico perduto nel labirinto dei propri deliri quirinalizi) quanto in basso (in una popolazione impaurita...