Alla fine H. B. è uscito dal Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Ponte Galeria. Il cittadino algerino, che era finito il 9 gennaio scorso nell’analoga struttura di Macomer da cui è stato successivamente trasferito, ingeriva le sue stesse feci e urine. Per questo l’avvocato Gennaro Santoro ne aveva chiesto la liberazione tre settimane fa. Nonostante l’evidente disturbo psichiatrico e la mancanza di chiarimenti dell’ente gestore, il giudice di pace ha confermato il trattenimento. Per due volte. Così Santoro ha presentato un ricorso d’urgenza alla Corte europea dei diritti umani (Cedu). I giudici di Strasburgo hanno chiesto alle...