Gentile Vice Presidente Di Maio,

La ringraziamo per l’attenzione che Lei ha voluto riservare al nostro appello rivolto ai Parlamentari affinché siano finalmente messe in discussione le decine di proposte di legge di iniziativa popolare che attendono di essere esaminate, tra le quali la nostra per l’eutanasia legale.

Con Filomena Gallo e Marco Cappato – Segretario e Tesoriere dell’associazione Luca Coscioni – condividiamo innanzitutto l’approccio da Lei adottato di prescindere dal merito delle iniziative, e di considerare che «la politica e il Parlamento debbano garantire il diritto dei cittadini firmatari a veder discusse le proprie proposte». In base a questo stesso approccio, prima di rivolgerci a Lei e agli altri Parlamentari, abbiamo unito la nostra voce a quella di altri Comitati promotori di iniziative popolari, creati su temi diversissimi e persino politicamente divergenti, ma accomunati dalla volontà di ottenere l’attenzione dovuta da parte delle istituzioni.

Condividiamo anche l’idea che si possa – e dunque si debba – fare subito qualcosa, senza aspettare la modifica dei regolamenti parlamentari (che pure è un’occasione importante, pur con tutti i rischi da Lei stesso ricordati). E’ infatti nella piena disponibilità della politica – cioè di tutti e ciascun Parlamentare, e dei Gruppi all’interno dei quali i Parlamentari operano – la decisione di garantire una corsia riservata per la trattazione delle leggi popolari.

In conclusione, la Sua idea di «proporre a tutte le forze politiche e alla Presidenza della Camera in occasione della prossima conferenza dei Capigruppo che venga calendarizzata una proposta di legge popolare al mese, seguendo l’ordine cronologico di presentazione» è per noi una ottima idea e proposta, alla quale diamo il nostro sostegno.

Ci auguriamo che il Servizio pubblico per l’informazione radiotelevisiva, magari opportunamente sollecitato dalla Commissione di Vigilanza, possa contribuire a creare un confronto su questa proposta e sull’appello dei Comitati promotori. E’ indispensabile, infatti, un confronto che non sia limitato agli addetti ai lavori nelle riunioni riservate che tratteranno il tema, ma che coinvolga il più possibile l’opinione pubblica. Solo così si renderebbero possibili scelte coraggiose nel segno del rispetto della Costituzione.

La preghiamo di tenerci informati sugli sviluppi.

 

* Co-Presidenti dell’Associazione Luca Coscioni