Nel 2022 il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 ha ricevuto 32.430 chiamate. Di queste, il 98% circa sono donne, l’80% è di nazionalità italiana con una fascia di età che va dai 35 ai 54 anni. Il 66.9% riferisce maltrattamento, il 77.8% violenza psicologica, il 54, 5% minacce e il 52,3% violenza fisica. Tutto questo accade all’interno di relazioni famigliari e/o intime. Sono i dati diffusi ieri a Roma in occasione della conferenza stampa del marchio Coop che in collaborazione con Differenza Donna ha presentato «Il silenzio parla», la nuova campagna lanciata a pochi giorni dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

LA SINERGIA si configura in un’idea semplice: informare, sensibilizzare e diffondere capillarmente il 1522 (attivato nel 2006 dal Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri) che ogni anno registra migliaia di richieste; «è una grande risorsa perché nessuna donna sia lasciata sola nel percorso di uscita dalla violenza maschile sulle donne», così si è espressa Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna, che ieri, nella sede dell’associazione attiva sui temi della violenza dal 1989 e che gestisce il numero, ha spiegato, insieme a Maura Latini, presidente Coop Italia, l’importanza di creare alleanze, per generare e moltiplicare la forza necessaria per contrastare la violenza, sessuale, verbale, psicologica, economica, e a fronte dei femminicidi in aumento costante dall’inizio dell’anno.

Perciò, nei circa mille punti vendita Coop, si troverà il 1522 impresso e ben visibile, con un breve messaggio, su oltre 400mila confezioni di biscotti, insieme a 100milioni di altri prodotti e in calce a ogni scontrino. Ci sarà anche un QR code che rimanda a un podcast composto da sette storie di donne che hanno denunciato le violenze vissute e si sono rivolte ai centri antiviolenza (in affanno per mancanze e ritardi di fondi e che invece dovrebbero essere sostenuti come presidi di libertà).

«INTORNO ALLA VIOLENZA di genere si fa un gran parlare e per quanto sia giusto, il rischio è che in tutto questo rumore non si senta più la voce delle donne che quella violenza la subiscono quotidianamente», ha detto Maura Latini durante l’incontro di ieri puntualizzando quanto il marchio intende portare avanti con Differenza Donna che, insieme a Elisa Ercoli, ha visto la presenza di Luisa Rizzitelli, Valentina Melis e Ludovica Pimpinella, quest’ultima operatrice anche del numero 1522, attivo h24, insieme ad altre compagne e colleghe. Tutte giovani donne a segnalare quanto la questione maschile (in Italia 1 uomo su 3 agisce violenza) sia avvertita trasversale alle generazioni e sia davvero un passo di praticabilità delle vite e del presente irrimandabile.

«Riguardo ciò che succede in Europa – chiosa Elisa Ercoli in conclusione – qui in Italia non stiamo per niente bene. Siamo l’ultimo paese rispetto a quelli che sono gli standard di protezione delle donne, dei bambini e delle bambine in uscita dalla violenza. Non possiamo essere l’ultimo paese per occupazione femminile, per distribuzione del lavoro di cura, per gender pay gap. Abbiamo un numero di femminicidi che è il più alto in Europa ed è una situazione inaccettabile.».