Nelle trattative interne al Nuovo Fronte Popolare per l’indicazione di un possibile primo ministro è circolato per tutta la giornata di ieri un nome: Huguette Bello. Prima trapelato dal quotidiano del Partito comunista L’Humanité, poi proposto pubblicamente dal leader della stessa forza politica Fabien Roussel (non rieletto al parlamento).

Bello è la presidente del consiglio regionale dell’isola Riunione, un dipartimento francese d’Oltremare. Anche per questo sarebbe una novità assoluta a Matignon. È una figura vicina ai comunisti ma anche alla France Insoumise: alle presidenziali ha sempre sostenuto Jean-Luc Mélenchon.

Gli insoumis, intanto, hanno convocato una piazza insieme a organizzazioni studentesche domenica 14 luglio, festa nazionale per l’anniversario della presa della Bastiglia. Chiedono che Macron nomini un primo ministro del Nuovo Fronte Popolare, come faranno i ferrovieri e la Cgt il 18 davanti alle prefetture e all’Assemblée Nationale.

Intanto il presidente della Repubblica dovrebbe accettare le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal il 16. Manca solo la conferma ufficiale. Ieri Attal è stato eletto capogruppo alla camera di Renaissance, il partito di Macron, dove i malumori sono in aumento.