A qualcuno mancano i pesci rossi da salutare e «spiare dal ponte di legno», ad altri le voci degli amici del cuore e la campanella che annuncia la ricreazione e i giochi. Poi c’è chi vuole sapere come passano il tempo sospeso i maestri e le maestre e anche se provano nostalgia per i loro bambini, gli stessi che ogni giorno accoglievano in classe per fare esperienza del mondo insieme e che adesso si ritrovano, ognuno per sé, davanti a un computer acceso in casa, a dover fare i conti con un’«aula invisibile». Sbirciando in uno spazio lontano e siderale...