Il governatore repubblicano del Texas Greg Abbott ha firmato un disegno di legge che vieta gli aborti dopo il rilevamento del battito cardiaco fetale, alla sesta settimana di gravidanza. La legge entrerà in vigore a settembre e arriva pochi giorni dopo l’annuncio della Corte Suprema di avere accettato di ascoltare il caso della limitazione del diritto di aborto del Mississippi, che mette in discussione direttamente i principi di Roe v. Wade, la storica sentenza del 1973 che legalizzò l’aborto in Usa.
Con questa mossa il Texas va ad aggiungersi alla lista degli Stati a guida repubblicana che hanno approvato leggi simili, ma questa texana ha presenta alcune unicità.
La legge approvata da Abbott non consente gli aborti in caso di stupro o incesto, disposizione diventata uno standard nelle leggi anche più restrittive sull’aborto. La legge del Texas consentirà ai privati cittadini di citare in giudizio chiunque ritenga abbia violato la legge, che siano ginecologi che praticano aborti, o amici e familiari, rendendo quella che dovrebbe essere una decisione personale, una notizia pubblica, e rendendo questo disegno di legge potenzialmente più difficile da combattere nei tribunali.