Cinquantacinque anni di storie fantastiche, fantascientifiche e comicamente meravigliose, disegnate e raccontate con uno stile particolare ed unico che nel corso dei decenni è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. La Tatsunoko Production ha compiuto infatti il 19 ottobre 55 anni di attività nel campo dell’animazione e anche chi non segue da vicino il genere avrà sicuramente visto o sentito parlare almeno di Yattaman, Speed Racer, L’ape Magà, Gatchaman, Kyashan/Casshern, Tekkaman o Gigi la trottola, cartoni animati che hanno fatto la storia dell’animazione giapponese e che tanto successo hanno avuto anche nel nostro paese.

La piccola casa di produzione fu fondata il 19 ottobre del 1962 da Tatsuo Yoshida, originariamente un fumettista che portò sul piccolo schermo molte delle sue storie. Una delle prime, Mach! Go Go Go, divenne un successo anche a livello internazionale quando fu portata in America nel 1967 come Speed Racer, fenomeno che contribuì alla diffusione ed al successo dei cartoni animati giapponesi negli Stati Uniti. L’omonimo film del 2008 diretto dai fratelli Wachowski è quindi l’omaggio di una generazione cresciuta con le avventure automobilistiche targate Tatsunoko.

L’esplosione delle serie animate dello studio però arriva durante i settanta quando la casa del cavalluccio marino, il simbolo dell’azienda, sfornò delle serie di genere fantascientifico che avrebbero influenzato il modo di intendere la figura del supereroe. Nel 1972 La battaglia dei pianeti/Gatchaman sublima il concetto del super team, un gruppo di personaggi ognuno con caratteristiche peculiari, concetto creato in qualche modo da Shotaro Ishinomori in Cyborg 007 nei sessanta, un’idea che tanta fortuna avrà nei decenni a venire sia nel regno animato che in quello televisivo live-action, arrivando fino in America.

Del 1973 è Kyashan/Casshern il ragazzo androide, una storia più seriosa che esplora i limiti fra l’umano e l’artificiale, mentre l’anno seguente è la volta di Hurricane Polymar eroe mascherato e nel 1975 di Tekkaman, eroe capace di mutare il proprio corpo in un guerriero invincibile in una terra divenuta inabitabile a causa dell’inquinamento. Tutte queste serie, nate dalla fantasia di Yoshida, rivoluzionano il modo di fare certa animazione in Giappone e, al di la delle differenze narrative specifiche, sono accomunate da un character design molto accattivante che contribuì a renderle popolari.

Naturalmente queste serie fantascientifiche non furono le sole prodotte dallo studio: come non ricordare la tristissima storia dell’Ape Magà, in giapponese un personaggio maschile ma in Italia trasformata in femminile per cavalcare il successo dell’Ape Maia, o l’altrettanto drammatico La banda dei Ranocchi, quasi una storia di lotte sociali e di rivalsa esistenziale ambientata in uno stagno. Un altro filone fra i più popolari tanto in Giappone quanto in Italia fu quello comico, un senso dello humor che molto attecchì nel nostro paese con le varie serie del Time bokan (Yattaman, I predatori del tempo e altre) ma anche quelle più sfacciatamente comiche come Gigi la trottola, un must del genere ancora oggi.

Per celebrare questo anniversario lo studio ha realizzato una nuova serie animata in CGI che riunisce i più famosi eroi delle sue creazioni: Kyashan/Casshern, Tekkaman, Ken l’aquila da Gatchaman e Hurricane Polymar. Intitolata Infini-T Force la serie è cominciata in ottobre nel Sol Levante ed il prossimo anno, a febbrario, è prevista anche l’uscita di un lungometraggio.
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