La Casa internazionale delle donne rappresenta la parola delle donne in tutti i sensi. Il pensiero delle donne nasce sull’autodeterminazione, sulla possibilità di scegliere fra maternità o no, sul diritto al piacere sessuale sganciato dalla riproduzione, sul diritto alla contraccezione, sul diritto all’aborto sicuro. Sul diritto alla scelta nel parto (ma Zingaretti ha chiuso la Casa del parto gratuita della Asl Roma 3….nessuno è con noi).

Sul diritto ad andare in prevalenza sull’embrione per libera scelta fino ai 90 giorni, e sul feto nei giorni e nelle settimane successive per motivi di salute. La Casa protegge le donne, le sostiene nel far valere i loro diritti con le parole, la storia, gli atti. L’associazione Vita di donna in questi anni (www.vitadidonna.it) ha curato, consigliato, sostenuto, incoraggiato migliaia di donne che avevamo bisogno di informazioni scientifiche indipendenti e di pareri autorevoli gratuiti. Ha collaborato con la Asl Roma 1 e con l’ambulatorio dell’elemosineria Apostolico, con i volontari di Regina Coeli, e tramite loro cura le donne senza fissa dimora, e assiste quelle che richiedono asilo per mutilazione genitale. Tutto ininterrottamente gratis o a offerta libera. Così ha fatto educazione sessuale nelle scuole medie e persino nelle elementari.

Esattamente la sindaca che cosa vuole?

I fatti parlano per il nostro lavoro, le tante donne assistite con professionalità e
solidarietà. Ma forse ben altri interessi premono dietro alla soppressione della parola delle donne. Come per la Casa del parto, non si lasciano vivere le esperienze che non sottostanno alle leggi del profitto.
Ma noi non smetteremo mai di protestare, chiediamo aiuto alle donne, ai cittadini tutti. Non lasciate che le donne vengano ridotte al silenzio.